Caso e divinazione

Conferenza Caso e divinazione

mercoledì 21 novembre, ore 21:00

La nostra quotidianità, i fatti della vita, gli eventi del mondo avvengono e si susseguono in maniera casuale, fortuita e imprevista o secondo delle leggi che regolano tutto? Le cose avvengono indipendentemente dalla nostra volontà o partecipiamo attivamente e consapevolmente al loro svolgersi? E’ possibile prevedere quello che accadrà un domani, oppure tutto avviene accidentalmente? Queste domande accompagnano l’umanità da tempo immemore e varie sono le risposte che ne sono nate.

Oggi, nell’interpretazione prevalente della Fisica quantistica, tutto quello che accade e che si osserva è derivato dal “caso”, seguendo leggi probabilistiche: la Natura sarebbe inerentemente casuale e indeterminata.

Tuttavia questa non è l’unica spiegazione: è infatti possibile che ci sia qualcosa – tutt’altro che casuale – che semplicemente sfugge alle nostre attuali possibilità di indagine, così come ha cercato di dire Einstein con la famosa affermazione “Dio non gioca a dadi”; del resto conosciamo solo una misera frazione di tutto quello che ci circonda.

In passato questa convinzione era universalmente diffusa: secondo Ermete Trismegisto “il caso è solo un nome che danno gli uomini a ciò che non sanno spiegare” e proprio su queste basi si poggiano tutte le arti della divinazione che vedono nel Cosmo un immenso meccanismo di cause ed effetti correlati, in cui è possibile dedurre le une dagli altri e viceversa.

Ma, se il caso non è tale e tutto è retto da questa ferrea legge, come si spiega il libero arbitrio dell’uomo e della donna? Come conciliare un ordine perfetto di avvenimenti generato da una Causa Prima con l’apparente imprevedibilità e libertà del comportamento umano? E come è possibile preconizzare quello che succederà, dai semplici vaticini fino alla vera e propria profezia?

Ne parleremo martedì 21 novembre con l’inventore di Bang! Emiliano Sciarra, autore di giochi, studioso di filosofie e musicista. Appuntamento alle ore 21,00 in Piazza Ungheria 6, interno 3. Ingresso libero.